Giovanni Boldini sbarca a Madrid

Hasta enero de 2020 la Fundación MAPFRE de Madrid acogerá la primera exposición en España del pintor italiano Giovanni Boldini. Uno de los artistas que mejor representó el espíritu y el estilo de vida de los nobles de París entre los siglos XIX y XX.

 

Boldini y la pintura española a finales del siglo XIX. El espíritu de una época. Così si intitola la primissima mostra in territorio spagnolo del pittore ferrarese, considerato uno dei più importanti ritrattisti italiani della Belle Epoque.

La mostra, che si terrà nella Sala Fundación MAPFRE Recoletos a Madrid, ospiterà 124 opere, di cui più della metà appartenenti a Boldini e la maggioranza provenienti da collezioni private italiane e straniere.

Curata da Francesca Dini a Leyre Bozal Chamorro, l’esposizione contestualizza l’arte di Boldini affiancando ai suoi quadri opere di artisti spagnoli presenti a Parigi negli stessi anni, inseriti negli stessi ambienti culturali e quindi partecipi dello spirito dell’epoca. Per citarne alcuni: Mariano Fortuny, Raimundo de Madrazo, Román Ribera, Joaquín Sorolla e Ignacio Zuloaga.

 

Giovanni Boldini nasce a Ferrara nel 1842, fin da giovane eredita la passione per la pittura dal padre e frequenta corsi di pittura nella città natale. Successivamente, si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Firenze dove inizia a frequentare gli ambienti culturali e artisti dell’epoca.

Dopo un soggiorno in Francia, che lo avvicinerà ulteriormente al mondo dell’arte grazie anche alla conoscenza di alcuni pittori impressionisti, nel 1870 si trasferisce a Londra per lavorare in uno studio nella zona aristocratica della città.

È in questo periodo che il suo nome inizia a farsi strada nella scena artistica londinese, diventando uno dei ritrattisti più famosi.

Giovanni Boldini, La marchesa Luisa Casati con un levriero (1908)

 

L’anno dopo torna a Firenze e, nel 1872, si trasferisce a Parigi, dove aprirà uno studio e vi rimarrà fino alla sua morte nel 1931.

Il suo stile unico, fatto di pennellate allungate, eleganti e dinamiche che ricordano il movimento, attrasse personaggi di spicco, aristocratici e nobildonne, che spesso si trasformarono in sue amanti, e risultò perfetto per rappresentare lo spirito della Belle Epoque. Fu questa l’epoca a cavallo tra Ottocento e Novecento, caratterizzata da modernità, romanticismo, vanità e quella nota effimera che ben rappresenta Boldini nei suoi dipinti.

 

Le sue opere, infatti, raffigurano ritratti mondani di bellissime donne vestite con abiti lunghi, lussuosi e adornati, ma anche gente comune, frequentatori di bar e locali. Un ritratto che risalta sugli altri è quello del compositore Giuseppe Verdi.

Dopo la sua morte, Boldini venne parzialmente dimenticato ed etichettato come artista di una moda passeggera. Solo nei primi anni Sessanta la sua arte ottenne un riconoscimento pubblico nella scena artistica, diventando fonte di ispirazione per gli artisti futuristi.

 

La mostra rimarrà a Madrid fino a gennaio 2020 e sarà un’ottima occasione per vedere da vicino questo pittore non conosciuto in Spagna come la sua grande arte meriterebbe.

 

Giovanni Boldini, Ritratto di Giuseppe Verdi (1886)

 

 

 

Posted in Cultura, La columna italiana.

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